Proteggi il suo sorriso anche a scuola

Fin dalla più tenera età i bambini trascorrono molte ore a scuola. Dall’asilo fino agli anni delle scuole superiori, la scuola è il luogo in cui i ragazzi trascorrono la maggior parte delle loro giornate, studiando, imparando, relazionandosi con i coetanei. È, inoltre, il luogo in cui le buone abitudini che abbiamo insegnato tra le mura domestiche vengono messe alla prova.

La corretta igiene orale rientra tra di esse.

Diversi studi scientifici internazionali hanno dimostrato, nel corso degli anni, come la salute del cavo orale sia un elemento di sorprendente importanza nell’influenzare il rendimento scolastico dei ragazzi. Il ruolo degli adulti nell’assicurarsi che i più piccoli non dimentichino di prendersi cura dei propri denti diventa quindi fondamentale, non solo per il loro benessere fisico, ma anche per quello psicologico.

 

A lezione di… alimentazione

Uno dei principali rischi che i nostri bambini devono affrontare quando varcano la soglia della scuola riguarda l’alimentazione. I più piccoli, si sa, tendono a essere molto golosi e a lasciarsi tentare facilmente da cibi poco indicati per mantenere in salute la loro bocca: dolci, caramelle e bibite gassate sono tra i favoriti dei bambini.

Se nei primi anni dell’infanzia, quando i piccoli frequentano l’asilo o la scuola materna, la nutrizione in ambito scolastico è più controllata e lasciata maggiormente nelle mani degli insegnanti, la situazione cambia radicalmente andando avanti con il percorso scolastico. Già dalle scuole elementari e medie, infatti, spesso i ragazzi portano una merenda da casa per spezzare la fame a metà mattina. La soluzione più semplice, soprattutto quando le famiglie sono molto impegnate e devono giostrarsi tra mille impegni lavorativi e logistici, è di infilare nello zaino una merendina. Questa situazione si radicalizza negli anni delle scuole superiori: qui, infatti, sono spesso disponibili distributori automatici di snack e bevande. Raramente tra le opzioni proposte dalle macchinette rientrano alternative sane, e quindi anche crescendo gli studenti sono esposti costantemente a dolciumi, barrette al cioccolato, bevande dolci e gassate.

Ormai noi adulti dovremmo saperlo bene, ed è essenziale trasmettere questa conoscenza ai nostri bambini: tutti questi zuccheri fanno male! Tutto il corpo ne risente, ma il cavo orale è la prima “vittima” di quest’alimentazione sbilanciata. I batteri dannosi che vivono nella nostra bocca, infatti, si nutrono di zuccheri. Consumarne troppi non solo favorisce la proliferazione dei batteri responsabili della carie e delle infezioni gengivali, ma causa, come risultato del metabolismo di questi microorganismi, un aumento dell’acidità del cavo orale, con conseguenti danni allo smalto dei denti, che diventano così ancor più deboli e a rischio carie. Un vero circolo vizioso!

Il ruolo dei genitori diventa fondamentale già a casa, quando si prepara la cartella per il giorno successivo. Se vogliamo evitare che i nostri figli consumino alimenti e bevande dannosi dobbiamo dare il buon esempio e fornire alternative salutari, come ad esempio la frutta.

 

Igiene orale: un appuntamento da segnare sul diario

Ma non solo il cibo può rappresentare un problema per i denti dei più piccoli. A scuola lavarsi i denti dopo aver mangiato può non essere semplice: i più piccini, che frequentano la scuola materna, potrebbero non aver modo di utilizzare spazzolino e dentifricio, mentre i più grandi potrebbero non avere il tempo di dedicarsi all’igiene orale.

Per tutti, il punto di partenza è il buon esempio a casa.  Come genitori è nostro compito creare l’abitudine alla pulizia dei denti, calibrando le modalità sulla base dell’età dei bambini. Per esempio, i più piccoli possono essere invogliati a trasformare la pulizia dei denti in un appuntamento fisso tutti i giorni. E se a scuola non potranno portare spazzolino e dentifricio, potremo mettere nello zaino un prodotto che ne sostituisca la funzione; per questo scopo sono indicati gli spray a base di componenti naturali che lubrificano il cavo orale, imitano l’azione della saliva e riducono l’acidità della bocca.

È importante favorire l’azione tampone della saliva: questa infatti impiega fino a quaranta minuti per riportare il pH orale a livelli “di sicurezza”, abbassando l’acidità. Utilizzare I sostituti salivari dopo aver mangiato permette di coprire questa finestra temporale e di mettere in sicurezza il cavo orale mentre si attende l’intervento fisiologico della saliva.

Per i più piccini, creare la buona abitudine a lavarsi i denti dopo mangiato può richiedere l’intervento degli insegnanti, che provvederanno a spingere i bambini verso una sana igiene orale. Nel caso di studenti più grandi, però, le sfide sono diverse: i ragazzi sono più autonomi, ma come genitori non possiamo più fare affidamento solo sull’autorità degli insegnanti. I tempi inoltre sono più stretti, le lezioni occupano molto tempo, e spesso trascorrere dei momenti con gli amici è più invitante che badare alla propria igiene orale. Le pause tra una lezione e l’altra, poi, sono troppo brevi per consentire la salutare pausa tra consumo dello spuntino e spazzolino. Anche in questo caso, un sostituto salivare può risolvere l’emergenza.

Per ogni fascia di età, la collaborazione dei docenti è importante: potranno infatti spiegare agli studenti perché una bocca in salute è l’anticamera di un organismo sano, creando, specialmente nei primi anni di istruzione, spazi e momenti dedicati alla pulizia dei denti dei più piccoli.