Le bevande gassate sono da sempre tra le preferite dei più piccoli. Capire perché non è difficile: sono infatti molto rinfrescanti, dolci, e rappresentano l’accompagnamento perfetto per una pizza con gli amici o un panino in un fast food dopo una serata al cinema.
Un italiano consuma in media oltre 52 litri di bevande gassate ogni anno, con una predominanza nelle fasce più giovani della popolazione. Un consumo così massivo rende molto chiaro come i danni provocati da questo tipo di bibite possano interessarci tutti, ma soprattutto i bambini e gli adolescenti.
Il legame tra il consumo di bibite gassate e i danni alla salute di tutto il corpo è noto ormai da molti anni: esse infatti possono portare allo sviluppo di alcune malattie croniche come il diabete e l’obesità. L’impatto sul benessere del cavo orale, tuttavia, non va trascurato.
Ma perché queste bevande sono così dannose per i nostri denti, e perché lo sono in modo particolare per quelli dei più giovani?
Quanto zucchero contiene una lattina di Coca Cola?
Innanzitutto si tratta di prodotti che contengono moltissimo zucchero. Una lattina di cola, ad esempio, contiene più di 35 grammi di zucchero, equivalenti a sette zollette. I batteri responsabili della carie ne sono ghiotti, e il risultato del metabolismo di queste sostanze è la produzione di acido, che attacca e indebolisce i denti corrodendone lo smalto.
Questo potrebbe farci pensare che la versione “light” o senza zucchero delle bibite preferite dai bambini sia più sicura, ma non è così: queste bevande sono naturalmente acide anche in assenza di zuccheri. Oltre il 90% delle bevande ha un pH sotto il valore di 4,0. Quando il pH del cavo orale scende a meno di 4,0 avviene la dissoluzione acida e irreversibile della struttura superficiale del dente detta erosione dentale.
Il pericolo rappresentato da questi acidi perdure, dopo l’assunzione di ogni sorso della bibita, per circa 40 minuti (il tempo che, in condizioni di salute, la nostra saliva ricca di bicarbonato impiega a riportare il pH della bocca allo stato fisiologico).
Poiché spesso le bibite vengono consumate in grandi quantità (basti pensare ai bicchieri di carta in vendita nei cinema o nei fast food!), il consumo può richiedere molto tempo, esponendo i denti a un pericolo prolungato nel tempo.
Se questo è pericoloso per un adulto, lo è ancor di più per bambini e adolescenti: lo smalto dei loro denti infatti non è ancora sviluppato del tutto, e quindi è più suscettibile all’attacco degli acidi. Per questo nei più giovani l’incidenza di carie ed erosione dentale è così spesso più elevata rispetto agli adulti.
Per nostra fortuna, le bibite gassate non sono un mattone fondamentale nella piramide alimentare. Anzi, possono (e dovrebbero!) essere eliminate senza alcun problema.
L’alternativa alle bevande gassate
Come spesso accade, l’educazione a una corretta igiene orale e alle abitudini alimentari più sane sono l’arma migliore per mantenere un sorriso smagliante. Come possiamo, quindi, spronare i nostri bambini a limitare il consumo di bevande gassate e dolcificate?
Sappiamo bene che una giusta idratazione è alla base della salute di tutto il corpo. Non tutte le bevande sono uguali! Quelle contenenti caffeina, come ad esempio la cola e altre bibite molto popolari, possono addirittura avere l’effetto opposto, accelerando la disidratazione. Un altro ottimo motivo per non eccedere nel consumo!
La prima regola per salvaguardare la salute orale dei più piccoli è consumare la minor quantità possibile di bibite gassate, prediligendo acqua o infusi adatti alla loro età per non assumere zuccheri o sostanze acide dannose per lo smalto.
La cannuccia: un prezioso aiuto!
Qualche volta però è giusto fare uno strappo alla regola, anche per evitare di rendere le bevande gassate un desiderio irrealizzabile… e quindi ancor più attraenti!
Se decidiamo di concedere un assaggio di queste bibite, è sempre opportuno limitarne il consumo a un bicchiere, meglio se durante i pasti per sfruttare l’azione protettiva dell’aumentata produzione di saliva. Attenzione però a non sostituire interamente le bibite gassate all’acqua quando si è a tavola.
Utilizzare una cannuccia per sorseggiare cola o aranciata può fornire un aiuto inaspettato: questo sistema infatti permette di limitare il contatto diretto del liquido con i denti, tenendo lontani zuccheri e acidi da smalto e gengive e riducendo il rischio di danni.
Bevande gassate: spazzolino e dentifricio unici alleati?
Come sempre, ridurre il tempo di esposizione dei denti a bevande acide e zuccherate, e lavarsi i denti subito dopo averle consumata sarebbe la pratica migliore. Quando questo non è possibile, possiamo insegnare ai nostri bambini ad utilizzare spray naturali a base di bicarbonate in grado di riequilibrare immediatamente il pH del cavo orale o, qualora neanche questi fossero disponibili, a sciacquarsi abbondantemente la bocca con dell’acqua.
In questo modo gli acidi si diluiranno e l’acqua contribuirà ad allontanare gli zuccheri dai denti, impedendo ai batteri presenti di banchettare. Appena possibile, però, è sempre meglio ricorrere allo spazzolino e agli spray di cui abbiamo parlato, che svolgono analoga funzione nel rimuovere ogni residuo zuccherino che può portare all’insorgenza di carie.
Poiché ogni sorso di una bibita gassata altera l’ambiente del cavo orale per lunghi minuti, è consigliabile non perdere troppo tempo nel sorseggiare la bevanda. In questo modo il contatto tra la sostanza acida e i denti non si protrarrà troppo a lungo, riducendo il rischio di erosione dentale.
Infine, mai consumare bevande gassate appena prima di andare a dormire. Durante la notte si riduce naturalmente la produzione di saliva e per lunghe ore non ci laviamo i denti: si sviluppa così un ambiente acido all’interno del cavo orale dannoso per denti e gengive. Se i nostri bambini bevono aranciata o cola prima di coricarsi, i potenziali danni saranno ancora più accentuati.